"il tuo blog mi stà aprendo gli occhi su molte cose e son sempre + convinta dell'importanza del CONTATTO con la nostra (ormai prossima) bambina anche se so' già che dovro' lottare con tutti i pregiudizi dei parenti! mi viene in mente una domanda, ma se poi la bimba si abbitua ad essere "portata" spesso, nel momento in cui non potrò tenerla perchè dovrò assentarmi o per altre cose in cui è pericoloso tenerla in braccio, la bimba non inizierà a piangere perchè privata di un contatto continuo con la sua mamma? prima o poi succederà che non potro' sempre tenerla in braccio anche solo nel momento in cui tornerò a lavorare e lascero' mia figlia dalla nonna e la mia paura più grande è di far star male la bambina e di peggiorare le cose. Scusa i miei mille dubbi di neo mamma che si stà convertendo al naurale. un abbraccio Rosy"
Quello che posso dire, anche sulla scorta della mia esperienza, che il più delle volte accade prorpio il contrario:
un bambino abituato ad esser portato, che ha creato un forte legame di fiducia con i suoi genitori, che quindi ha acquisito quello che viene definito un attaccamento sicuro avrà meno difficoltà a separarsi dalla sua mamma
Il bambino non avrà bisongo di continue rassicurazioni e non dovrà cercare in continuazione la presenza della mamma: è consapevole del fatto che la sua mamma c'è.
Avrà acquisito quella base sicura che gli permetterà di proiettarsi verso l'esterno: un bisogno quando viene soddisfatto, in questo caso stiamo parlando del bisogno del contatto e della presenza del genitore, non è più tale.
Io non mi preoccuperei e mi godrei i momenti di stretta relazione e contatto con il mio bambnino. Quando ci sarò necessità di separarsi, spiegherò al mio bimbo quello che sta succedendo: i bambini hanno molte più risorse di quelle che noi crediamo.
Nella mia esperienza, quando sono rientrara al lavoro a tempo pieno, dopo 13 mesi passati a stretto contatto con mio figlio, portato assiduamente, avevo ovviamente delle ansie, che si sono dissipate già dalle prime mattine, al momento del distacco da mio figlio: gli spiegavo che la mamma doveva andare al lavoro e che ci saremmo rivisti la sera.
Allora lui mi saltava in braccio, mi stringeva forte e poi mi faceva segno che voleva scendere.
Io andavo al lavoro tranquilla, sapendo di averlo lasciato sereno e consapevole del fatto che la mamma sarebbe tornata.
Non ha mai fatto scenate e nel corso dei mesi il suo modo di salutarmi è cambiato: a volte mi dà un grosso bacio, a volte mi saluta semplicemente con la mano o mi guarda dalla finestra mentre vado.
Rispetto ai primi tempi, quando mi sembrava di intuire, che proprio attraverso il modo in cui mi salutava, mi volesse dire :
"Mamma, stai tranquilla: ho capito che vai, non ti preoccupare"
ora, a volte, sembra mi voglia dire "Vai mamma, vai!!"
Questo per confermare ciò che scrivono psicologi ed esperti: "Solo attraverso un buon attaccamento, ci potrà essere una buona separazione"
Per approfondire questi temi consiglio le "letture ad alto contatto"
Anche io la vedo così! Nostra figlia l'abbiamo portata tantissimo, e non ci sono mai state scene di pianto isterico dovuto al distacco, che prima o poi arriva per tutti... I piccoli portati crescono sicuri del fatto che mamma e papà ci sono sempre quando serve, non li abbandoneranno mai, motivo per cui sono più sereni e sorridenti! :)) Provare per credere!
RispondiEliminaAnche per noi è stato così. Io poi l'ho dovuta lasciare prestissimo: a 3 mesi. La fascia ci ha aiutato tantissimo e l'unica crisi di pianto l'ha avuta il primo giorno... al mio rientro, prima di capire che avrebbe potuto riavere coccole, abbracci, fascia e seno a volontà. Tenerla vicino ogni volta che c'è stato bisogno ci ha davvero aiutato tanto nella gestione del distacco da lavoro. E ora che si sta lentamente staccando lei, di sua iniziativa mi dispiace anche un po'. Ma non così tanto. ;)
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