Il blog che promuove la filosofia del portare i neonati e i bambini come piccoli marsupiali.....e...molto altro...


Sul blog di mamma canguro potete lasciare i vostri commenti e suggerimenti...anzi siete invitati a farlo. Il vostro contributo può essere d'aiuto ad altri e sicuramente aiuta a sviluppare il confronto tra genitori su temi che riguardano i nostri figli ma anche noi stessi!! Buona lettura!!



Nel momento in cui uno si impegna a fondo, anche la provvidenza allora si muove .
Infinite cose accadono per aiutarla,
cose che altrimenti non sarebbero mai avvenute....
Qualunque cosa tu possa fare o sognare di poter fare, cominciala.
L'audacia ha in sè genio, potere e magia.
Cominciala adesso.

W. Goethe


Chi lavora con le sue mani è un lavoratore.
Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano.
Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un'artista.

San Francesco d'Assisi

sabato 10 luglio 2010

Abbasso le carrozzine di Lucio Piermarini


Riporto l'articolo di Piermarini, autore di "Io mi svezzo da solo", apparso sul numero 3 di maggio-giugno 2008 di UPPA, Un Pediatra per Amico, di cui avevo già parlato in un precedente post.

Il titolo è significativo!!!



“Sì, e poi, dopo, dove li mettiamo i bambini? Ce li porta a spasso il pediatra ipercritico di UPPA?” Calma, calma. Andiamo per ordine. Chi ha detto di eliminarle, ho solo detto “abbasso!”, cioè non mi attirano, non mi convincono, non le acquisterei e sì, ad essere sincero, le eliminerei. E poi ho parlato di carrozzine, non di qualunque mezzo di trasporto per bambini, solo carrozzine, quegli aggeggi monumentali, che potete parcheggiare solo in un hangar, sempre che abbiate un aeroporto nelle vicinanze, e che, se volete trasportarla, vi serve una limousine o, se non ve la potete permettere, un furgone. Ma ce la vedete una carrozzina, così elegante e signorilmente rifinita in un furgone? No, no, facciamo uno sforzino e prendiamo una via di mezzo, una bella auto nuova maxi bagagliaio, un SUV sarebbe il massimo, che fa pure tanto fico, e poi ci starebbero comodi anche altri bambini,”Come altri bambini! Va bene il SUV, ma intanto teniamoci questo e vediamo, che per il secondo c’è tempo, e che diamine!” Giusto, ma questa è un`altra storia. Poi mica tanto un’altra storia, a pensarci bene. Il secondo figlio non si fa perché fa fatica tirarlo su, non su da terra ma nel senso di stargli dietro, dedicargli tempo, coccolarlo, preoccuparsene, e poi oggi il secondo figlio lo fanno in pochi. Analogamente la carrozzina fa risparmiare fatica alla mamma, già stressata di suo, proprio perché neomamma, e poi oggi una carrozzina la comprano tutti.



Ma ve lo siete mai chiesto a cosa serve veramente una carrozzina? Forse che un neonato pesa così tanto da aver bisogno di una carriola per essere trasportato? Perché di un neonato parliamo, e di lattanti fino a tre quattro mesi. Quindi pesi da tre a sei, sette chilogrammi. Vi sembra tanto? Uno studente di scuola elementare si carica ben di più sulle spalle. “Ma che c’entra il peso! Nella carrozzina sta più comodo. Non prende correnti d’aria e la spina dorsale non si accartoccia come se fosse ancora dentro la pancia” Già appunto, c’è stato due tre mesi in quella posizione, felice come una pasqua, perché dovrebbe essere più contento tutto srotolato? State tranquille, che se sé ne sta rannicchiato addosso a voi la sua schiena non corre alcun pericolo.Ci si dimentica tropo facilmente, o meglio, ve lo hanno fatto dimenticare, che il posto più naturale e confacente per un neonato o un lattante di pochi mesi è il corpo della sua mamma, fatto apposta per contenerlo, riscaldarlo e rassicurarlo. Piazzarlo da solo in una carrozzina è come per noi, invece di risvegliarci al mattino accolti dalle nostre care, vecchie cose di pessimo gusto, aprire gli occhi su un bianco, muto soffitto, stretti fra quattro pareti altrettanto bianche e mute, e ovviamente incapaci di qualunque iniziativa se non urlare a squarciagola per il terrore. O no? Cosa pensate che si aspetti un bambino fresco di questo mondo di giorni, settimane o mesi , se non la rassicurante vicinanza della sua mamma? Lui si aspetta di essere preso e protetto da una figura materna, che ci sarà qualcuno ad accoglierlo quando nasce, tanto che, se si ha il buon gusto di lasciarlo dove l’Onnipotente ha comandato, nel giro di pochi minuti comincia a cercare finché non si attacca al seno e, dopo una rassicurante ciucciata, si addormenta felice, anzi, si addormentano felici, lui e la sua mamma. Rompere l’incantesimo significa far credere che il bambino pesi, in tutti i sensi, debba quindi essere tenuto a bada, e prendeteli da piccoli se no, dopo, è troppo tardi. Niente di più falso. C’è un tempo per le coccole e c’è un tempo per i paletti. Non che siano perfettamente distinti ma, certamente, nei primi mesi saranno quasi tutte coccole, ed è quello che anche la mamma vuole, successivamente inizieranno i paletti, ed è quello che anche la mamma vuole, ma quando lo decide lei, e non la fabbrica di carrozzine.



“E allora che dobbiamo fare?” Ovviamente e sempre, quello che preferite. E se non vi sembra insensato quanto ci siamo detti, potete provare, visto che non nuoce, invece che a trasportare, a portare i bambini. Braccia, marsupi, fasce, come più vi aggrada e giudichiate conveniente. Chi lo ha fatto ve lo garantisce; è tutta un`altra cosa.

5 commenti:

  1. sono perfettamente daccordo, peccato che per l'ultima figlia che ora ha 7 mesi ho acquistato il trio e la navicella non l'ho usata proprio...potessi tornare indietro comprerei una fascia e una barriera letto e poi magari dopo l'anno un passeggino leggero (uso più volentieri il marsupio che quello del trio)...ma se sui mezzi pubblici si può usare la fascia perchè in auto ci vuole il seggiolino? posso capire se c'è solo autista+bebè, ma se nn guida la mamma, nn è come in pullmann o treno (dove mancano spazio e/o cinture)?

    RispondiElimina
  2. questo è un GRANDE uomo.
    il MEI-TAI mi fa tornare indietro nel tempo: quando lui si muove è come se fosse ancora dentro di me. il fatto di dover stare attenta, di dover prendere le "misure" per non scontrarmi contro il muro e fargli del male; il non poter chiudere il giubbotto perchè c'è lui dentro. si addormenta cullato dal movimento della mamma e lei... con il suo bambino li, dove era fino a pochi mesi fa. sono emozioni uniche! ...e se l'ha capito Piermarini, un uomo, perchè non lo capiscono donne, donne che come me, sono state incinta? mmmm, bella domanda.

    RispondiElimina
  3. Io adoro Lucio Piermarini...e proprio in questi giorni sto leggendo il suo "Sotto il camice? Niente!"
    E questo post mi conferma la mia opinione su di lui.
    Ah,ce ne fossero di pediatri così! Ce ne fossero!
    E ce ne fossero di mamme come te..come noi (perdonatemi la presunzione). Evviva le mamme canguro!
    Una quasi mamma per la seconda volta (tra un mesetto!).
    Francesca

    RispondiElimina
  4. vedo tutte queste mamme felici con il bimbo nella fascia. tutto molto stupendo. Peccato che sono tutte vestite a maniche corte. Ciò fa presumere che i bimbi siano nati nella bella stagione; Io ho avuto una figlia all'inizio aututnno, le avrei volute vedere quelle mamme dove li avrebbero messi i loro bimbi!!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. anche in inverno è possibile e portare...e anche meglio direi :-) http://mammacanguro.blogspot.it/search/label/accessori%20per%20portare%20i%20piccoli

      Elimina