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Nel momento in cui uno si impegna a fondo, anche la provvidenza allora si muove .
Infinite cose accadono per aiutarla,
cose che altrimenti non sarebbero mai avvenute....
Qualunque cosa tu possa fare o sognare di poter fare, cominciala.
L'audacia ha in sè genio, potere e magia.
Cominciala adesso.

W. Goethe


Chi lavora con le sue mani è un lavoratore.
Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano.
Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un'artista.

San Francesco d'Assisi

lunedì 4 ottobre 2010

lo svezzamento naturale o alimentazione complementare a richiesta


Che cosa è l'alimentazione complementare a richiesta?

E' il modo più naturale, sano e rispettoso di introdurre i solidi nell'alimentazione dei bambini, guidandoli attraverso il lento e graduale passaggio da una dieta a base di solo latte materno o artificiale all'universo dei cibi solidi.

Autosvezzamento è ripsettare i segnali del bambino: introdurre i solidi non prima che:


    • il bambino abbia perso il riflesso di estrusione (ovvero quello che fa tirare fuori la lingua se si stimola la bocca, necessario per la suzione al seno, e che molti confondono con l"abitudine al cucchiaino"),

    • che sia capace di stare seduto senza aiuto e

    • che mostri interesse verso quello che i grandi fanno a tavola durante i pasti.

    Questi sono i segnali che indicano che i bambini sono pronti ad affacciarsi al mondo dei solidi. Ciò avviene di norma attorno ai 6 mesi, a volte poco prima, in molti casi dopo.

    L'alimento principale, la base della dieta del bambino, rimane il latte, quello della mamma o quello del biberon. Ecco perché si parla di alimentazione complementare.


    Un'interessante fonte di informazioni è il forum Autosvezzamento.it, da cui ho tratto questo passaggio:



    Autosvezzamento è rispetto del bambino, delle sue scelte, dei suoi gusti, della sua sazietà e dei suoi no. Rispetto della tranquillità dei pasti, dei genitori e quindi dei figli. Niente pianti perché "non mi mangia", perché non vuole questo o non vuole quello. Niente stress perché "non ha finito la sua pappa, come farà a reggersi in piedi?". Niente improbabili scenette per tentare di fargli aprire la bocca e mangiare. I bambini hanno la capacità di autoregolarsi e dobbiamo solo imparare a rispettarli e dare loro fiducia.

    Per approfondimenti, puoi leggere un articolo a cura di Lucio Piermarini, apparso sui quaderni ACP del 2007 dal titolo "Come e quando svezzare. Chiedetelo a lui"


    Cliccando qui, potrete scaricare una presentazione a cura dei docenti dell'Università di Macerata, su Divezzamento e autosvezzamento.


    Per indicazioni bibliografiche, clicca qui


    1 commento:

    1. noi siamo i felicissimi reduci di un svezzamento naturale. non smetterò mai di ringraziare il giorno in cui ho scoperto che esista una alternativa alle tabelle del pediatra ed aver avuto il coraggio di seguire il mio istinto materno!

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