Voglio un pediatra spagnolo...ma precisiamo quale...Estivill? No grazie!!
Carlos Gonzalez? Si ecco, è lui!!! Pediatra spagnolo autore di "Besame mucho. Come crescere i vostri figli con amore" , di "Un dono per tutta la vita" e "Il mio bambino non (mi) mangia".
E' presidente dell'Associazione Catalana per l'Allattamento Materno, è responsabile della rubrica sull'allattamento materno della rivista Ser Padres.È sposato con tre figli e vive a Hospitalet de Llobregat (Barcelona).
La lettura di questi libri è molto piacevole: Gonzalez è ironico e diretto, è un pediatra che si mette dalla parte dei bambini e con i bambini.
In "Besame mucho", l'autore si pone una serie di interrogativi: perchè i bambini piangono, perchè non amano dormire da soli, perchè vogliono stare inbraccio, quando diventano indipendenti?
Attraverso le sue considerazioni ci fa capire come quelli che solitamente, dai più, sono definiti come "capricci", in realtà sono bisogni profondi dei bambini. I metodi di educazione che adottiamo sono spesso frutto di condizionamenti culturali e non rispondono alle esigenze dei più piccoli. L'autore risponde agli interrogativi di cui sopra prendendo in considerazione le teorie sull'evoluzione della specie, cercando di risvegliare la sensibilità di ognuno di noi, insistendo sulla centralità degli affetti.
In "Un dono per tutta la vita",Gonzalez parla di allattamento: non tanto degli indiscussi benefici dell'allattamento materno, ma quanto di informazioni pratiche per aiutare le mamme che vogliono allattare. A dispetto di tutte le paure che le future mamme hanno sulla capacità o meno di allattare, Gonzalez sostiene che, l'abitudine di preparare il seno all'allattamento è inutile: sarebbe come preparare il piede per camminare: allattare, come camminare, è un processo naturale inscitto nel nostro dna.
"Il mio bambino non (mi) mangia" è per certi versi divertente: Gonzalez ironizza sulle mamme che vivono con la preoccupazione che il loro bimbo non mangi a sufficienza...sarà anche questo un retaggio di condizionamenti culturali. Una lettura spassosa per evitare che i pasti diventino una tortura sia per i genitori che per i bimbi.
Carlos Gonzalez? Si ecco, è lui!!! Pediatra spagnolo autore di "Besame mucho. Come crescere i vostri figli con amore" , di "Un dono per tutta la vita" e "Il mio bambino non (mi) mangia".
E' presidente dell'Associazione Catalana per l'Allattamento Materno, è responsabile della rubrica sull'allattamento materno della rivista Ser Padres.È sposato con tre figli e vive a Hospitalet de Llobregat (Barcelona).
La lettura di questi libri è molto piacevole: Gonzalez è ironico e diretto, è un pediatra che si mette dalla parte dei bambini e con i bambini.
In "Besame mucho", l'autore si pone una serie di interrogativi: perchè i bambini piangono, perchè non amano dormire da soli, perchè vogliono stare inbraccio, quando diventano indipendenti?
Attraverso le sue considerazioni ci fa capire come quelli che solitamente, dai più, sono definiti come "capricci", in realtà sono bisogni profondi dei bambini. I metodi di educazione che adottiamo sono spesso frutto di condizionamenti culturali e non rispondono alle esigenze dei più piccoli. L'autore risponde agli interrogativi di cui sopra prendendo in considerazione le teorie sull'evoluzione della specie, cercando di risvegliare la sensibilità di ognuno di noi, insistendo sulla centralità degli affetti.
In "Un dono per tutta la vita",Gonzalez parla di allattamento: non tanto degli indiscussi benefici dell'allattamento materno, ma quanto di informazioni pratiche per aiutare le mamme che vogliono allattare. A dispetto di tutte le paure che le future mamme hanno sulla capacità o meno di allattare, Gonzalez sostiene che, l'abitudine di preparare il seno all'allattamento è inutile: sarebbe come preparare il piede per camminare: allattare, come camminare, è un processo naturale inscitto nel nostro dna.
"Il mio bambino non (mi) mangia" è per certi versi divertente: Gonzalez ironizza sulle mamme che vivono con la preoccupazione che il loro bimbo non mangi a sufficienza...sarà anche questo un retaggio di condizionamenti culturali. Una lettura spassosa per evitare che i pasti diventino una tortura sia per i genitori che per i bimbi.
0 commenti:
Posta un commento